Merito suo, e di una canzone, . Un trionfo ancor pi. D'accordo, era il 1.
Italia, e per di pi. Molti infatti storceranno la bocca. Gli esordi ne mettono in luce il talento di interprete, in possesso anche di un importante background classico, ma non le regalano la confezione giusta. Eppure il talento c'. Nel 1. 97. 3 esce un terzo 4. Al posto di Carla Bissi c'. La CBS la scrittura, affidandola per. Un concept- album sulla crescita di una ragazza, dall'adolescenza alla maturit. Almeno una traccia, per. Altra conferma delle intense capacit. A far decollare la carriera di Alice (ormai senza pi. STARPLEX CURTATONE - Via Montanelli SNC - Presso Centro commerciale "Quattro venti" CURTATONE (Mantova) Info e prenotazioni Tel. 0376 - 348395 - C.F./P.IVA Starplex. Un film di Ash Brannon con Woody Harrelson, Owen Wilson, Amy Poehler, Dan Fogler. Un viaggio nel tempo dalla morale vegetariana, movimentato ma avaro di occasioni. L'incontro decisivo . Il compositore siciliano si dedica agli arrangiamenti e porta in dote il suo geniale . Episodi come . Il successo sanremese, invece, le dona un'incredibile popolarit. Drumming che scandisce anche la successiva . Alice aggiunge la consueta interpretazione da brividi, col suo registro cupo e solenne. Sar. Sono il diavolo della casa io/di una stella annullata l'Azimut. Tuttavia prevale la sensazione di un parziale cambio di rotta rispetto alle nevrotiche atmosfere wave di . Tentativi di . L'esperimento si ripeter. Scortata dalla produzione e dalla supervisione degli immancabili Angelo Carrara e Francesco Messina, la cantautrice di Forl. Nel complesso, un disco che conferma l'acquisita maturit. L'opera vale ad Alice il premio Tenco come migliore interprete. Il tributo al . Un pubblico ormai europeo, come confermato dal successo di . Tra i suoi sogni inconfessabili, c'. Quello che forse non sa . Ci sono i musicisti prediletti proprio da Peter Gabriel - Tony Levin al basso e Jerry Marotta alla batteria - e un mostro sacro come Phil Manzanera (Roxy Music) alla chitarra, ma anche un formidabile musicista italiano come Michele Fedrigotti (piano e tastiere). Il tutto sotto la regia di Francesco Messina, da qui in poi vero deus ex machina di tutte le produzioni di Alice. Ne scaturisce un nuovo sound, pi. Artista fuori da ogni schema, schivo e solitario (si . Il testo, mistico ed evocativo, trova nel registro solenne di Alice il suo veicolo ideale, una melodia mediorientale si distende incantevole, ben puntellata dalla sezione ritmica, fino al climax strumentale dell'epilogo. Battiato la ripresenter. L'altra prodezza . Esperienze profonde Salvatrice Elena Greco, in arte Sandra Milo, nasce a Tunisi il giorno 11 marzo 1933. Appena ventiduenne debutta al cinema nel film "Lo scapolo. Avete mai ascoltato la sinfonia num.9 Allegro con fuoco di Dvo Raffinate nel sound e nei testi anche l'iniziale . La soffice . Un'operazione che le vale in Germania (ormai sua seconda patria) il premio della critica. Alice vince anche il Goldenen Europe, mentre in Giappone esce un'altra raccolta, Kusumakura, che attinge proprio dagli ultimi due Lp. Ancor pi. Le liriche di Camisasca - vicine a quelle del contemporaneo Battiato - ne rappresentano un'originale variante italiana, al servizio di un suono sempre pi. Tra oasi di luce e oceani di silenzio, si stagliano per. Il singolo . La title track . E un'altra tappa commovente del viaggio . Ad ampliare il range, provvede un trio di brani pi. Non stupisce, quindi, che a chiudere l'album sia un duetto (in inglese) tra Alice e sua maest. Un titolo preso in prestito da un quadro di Segantini e rivelatore della passione di Alice per la montagna, antidoto ideale alla . Consolidato, invece, l'affiatamento con Paolo Fresu, Dave Gregory e Richard Barbieri, cui si aggiunge il chitarrista Jakko Jakszyk. Nel complesso, per. Ma sono lontani i tempi degli hit spaccaclassifiche: Alice ha scoperto un equilibrio che le permette di produrre musica di qualit. A maggio del 1. 99. Il risultato . Si ispessiscono le parti ritmiche, col ricorso frequente alla drum machine e pulsazioni quasi dance, ma restano anche gli ariosi squarci etno- ambientali e le atmosfere delicatamente acustiche, per archi e chitarre. Stavolta, per. Degna di nota anche la title track, firmata da Mino Di Martino (ex- Giganti), una parabola sull'illusione dei sogni, dal ritornello lieve. Un disco di transizione, in definitiva, che tenta di aprire nuovi orizzonti a un sound che ha gi. Il rischio di questa fase, per. Il declino . E a riscattarla non basta il nuovo duetto, stavolta decisamente pi. Questo sinuoso pop dalle venature elettroniche che impregna i solchi di Exit (1. L'album omonimo raccoglie 1. Gavin Bryars (la celebre salmodia . L'idea prende forma nel progetto live . L'album che ne segue, pubblicato per l'etichetta indipendente Nun, . Per la prima volta Alice presenta una sua personale versione de . La retrospettiva pi. Qui si possono ascoltare le canzoni chiave di un'intera carriera, partendo da . Tra le cinquantaquattro canzoni del cofanetto spiccano i duetti con Franco Battiato (. Un'altra inclusione che rende questo triplo box set appetibile sia ai neofiti che ai fan di pi. Poche altre cantautrici italiane possono vantare il suo palmares. E il suo canzoniere, specie quello degli anni Ottanta, rimane una delle creazioni pi. Un album delicatamente pop, che sfiora l'avanguardia cantautoriale nostrana pi. Dodici brani pi. Non aiuta la produzione di Steve Jansen, esasperatamente levigata, quando non leziosa e con sonorit. Alice si muove con disinvoltura tra i brani ma solo nelle versioni pi. Non caso i pezzi citati come i pi. In tal senso, . La tanto rimarcata collaborazione con Tiziano Ferro in realt. E che non si trattasse di un fuoco di paglia lo dimostra Weekend (2. Arecibo e che pure avrebbe tutte le carte in tavola per giocarsela anche nel grande giro delle major. Merito di quel Francesco Messina compagno di una vita, capace di andare a scovare un gioiello nascosto della Fran. Una di quelle chanson senza tempo che brillano di una grazia melodica soprannaturale: affidarla a Battiato per l’adattamento del testo in italiano e vestirla di nuovi arrangiamenti, con la tromba di Paolo Fresu sugli scudi, sono state le mosse decisive per trasformarla in un nuovo instant classic di Alice, la cui voce altera e inquieta pare davvero andare a nozze con le pieghe malinconiche del brano. Ma l’apporto di Battiato non finisce qui, perch. E sono ancora brividi lungo la schiena, come ai tempi di Tozeur. Pi. L’omaggio a Rocchi si completa con la nuova versione di “L’umana nostalgia”, gi. Ma Alice non dimentica la sua vocazione internazionale, andando a ripescare anche una chicca dei Blue Nile, “Christmas”. E se fa sempre sobbalzare il cuore vedere Alice ripercorrere i “Viali di solitudine” di “Park Hotel”, non lasciano il segno, invece, il nuovo electro- pop di “Un po’ d’aria” (a firma Luca Urbani- Soerba) e la conclusiva “Qualcuno pronuncia il mio nome”, levigata ballad composta da Mino Di Martino. Niente di rivoluzionario all’orizzonte, dunque, ma certamente un ritorno in bello stile, che riesce a centrare appieno l’obiettivo che la cantautrice romagnola si era prefissa: valorizzare tutta la gamma delle sue interpretazioni, riportando la sua voce al centro della scena. Sexy ballerine che danzano sulle note di Dvo? Obiettivo raggiunto?
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September 2017
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